Purtroppo non sempre si può donare il sangue. Esistono alcune condizioni per cui non è possibile donare (in alcuni casi per un periodo temporaneo, in altri casi in modo permanente).
Questo è previsto dalla legge per la tutela stessa del Donatore di Sangue ma anche per tutelare chi riceverà il sangue donato.
L’elenco che segue riporta le condizioni che prevedono la sospensione dalla donazione e il periodo che deve trascorrere prima di poter riprendere a donare: un piccolo vademecum per evitare di presentarsi inutilmente al Centro Trasfusionale.
I MOTIVI DI SOSPENSIONE ALLA DONAZIONE
I periodi di pausa indicati qui sotto devono essere completamente trascorsi. Ad esempio, se sono indicate 48 ore (2 giorni) non è possibile presentarsi il secondo giorno, perché le 48 ore devono essere completamente trascorse e quindi sarà possibile donare solo a partire dal terzo giorno.
I MOTIVI PRINCIPALI DI SOSPENSIONE TEMPORANEA
Casi di sospensione temporanea per le Donatrici di sesso femminile
In Italia, nel caso di donazione di sangue intero (valori ematici permettendo) la frequenza di donazione per le donne – che abbiano superato il periodo di fertilità – è di 4 donazioni/anno (inteso come 365 gg e non come anno solare) con un intervallo minimo di 3 mesi mentre per le donne che sono in fertilità, il periodo si raddoppia, potendo donare 2 volte/anno con un intervallo minimo di 6 mesi.
Le donne non possono donare da due giorni prima del ciclo mestruale (mestruazioni) fino al quinto giorno dopo la fine del ciclo stesso.
E’ possibile riprendere a donare trascorso 6 mesi dopo il parto. Se l’allattamento perdura oltre i 6 mesi dal parto, si può riprendere a donare solo ad allattamento terminato.
Si può riprendere a donare trascorsi 6 mesi dopo l’interruzione di gravidanza.
Casi di sospensione temporanea per tutti i Donatori
La sospensione dura fino a completa guarigione della frattura, poi è possibile riprendere a donare.
Qualora si abbia avuto un intervento chirurgico quale cisti, lipomi, punti di sutura, tunnel carpale, dito a scatto, piccoli interventi di chirurgia estetica, piccoli interventi oculistici, asportazioni nevi (per i quali è necessaria però valutazione dell’esito dell’esame istologico), asportazione verruche, asportazione calazio, interventi oculari con laser, stripping safena): è possibile donare dopo completa guarigione delle ferita, ma in caso di terapia antibiotica devono essere trascorsi almeno 15 giorni dalla fine dell’assunzione della terapia.
Come interventi su cavità toracica e/o addominale, sistema nervoso centrale e apparato muscolo-scheletrico, colonscopie): devono essere trascorsi 4 mesi dall’intervento
Quali medicazioni, otturazioni, pulizia dei denti: devono essere trascorse 48 ore, ma in caso di terapia antibiotica, devono essere trascorsi almeno 15 giorni dalla fine dell’assunzione della terapia.
Devitalizzazione, estrazione della radice dentaria, estrazione e riparazione dentaria, terapia canalare: deve essere trascorsa una settimana, ma in caso di terapia antibiotica devono essere trascorsi almeno 15 giorni dalla fine dell’assunzione della terapia.
Per le persone il cui comportamento sessuale le hanno esposte occasionalmente a rischio di trasmissione di malattie infettive devono essere trascorsi 4 mesi dall’ultimo rapporto.
Anche per chi ha avuto rapporti sessuali con persone infette o a rischio di infezione da epatite B, epatite C, AIDS devono essere trascorsi 4 mesi dall’ultimo rapporto.
- Farmaci: la tempistica indicata può variare perché la valutazione dell’idoneità alla donazione è condizionata dal motivo per cui si assumono i farmaci. Consultare il medico per indicazioni più approfondite.
- Antibiotici: devono essere trascorsi 15 giorni dall’ultima assunzione
- Cortisonici: devono essere trascorsi 15 giorni dall’ultima assunzione
- Vaccinazioni con virus o batteri vivi attenuati (BCG, parotite, polio con Sabin, febbre gialla, tifo, morbillo, rosolia, vaiolo, varicella-zoster, botulino): devono essere trascorse 4 settimane
- Vaccinazioni: con virus, batteri o rickettsie inattivati/uccisi (carbonchio, colera, influenza, difterite, polio con salk, tetano, febbre montagne rocciose, pertosse, meningite, peste, Covid-19): devono essere trascorse 48 ore
- Antitetanica: devono essere trascorse 48 ore
- Vaccini dell’epatite A: devono essere trascorse 48 ore
- Vaccini dell’epatite B: devono essere trascorsi 7 giorni
- Vaccino COVID19: i vaccini che non contengono agenti vivi o vaccini ricombinanti (ad es. vaccini a base di mRNA o sub-unità proteiche) possono essere accettati alla donazione di sangue ed emocomponenti dopo almeno 48 ore da ciascun episodio vaccinale. Quale misura precauzionale, i soggetti che abbiano sviluppato sintomi dopo la somministrazione del vaccino (es. febbre o spossatezza) possono essere accettati alla donazione di sangue ed emocomponenti dopo almeno 7 giorni dalla completa risoluzione.
Asintomatiche o con sintomatologia lieve: è possibile donare.
In caso invece di sintomatologia importante è prevista la sospensione della donazione nel periodo sintomatico ed eventuale ripresa dopo valutazione del medico.
Agopuntura: se non eseguita da professionisti qualificati con ago usa e getta: è possibile donare trascorsi 4 mesi dalla seduta
Punture di zecca: è possibile donare trascorsi 3 mesi dalla completa guarigione
In caso di tatuaggio o Body piercing e foratura delle orecchie è possibile donare trascorsi 4 mesi dall’ultima seduta
- Se hai viaggiato fuori dall’Italia potrebbero essere richiesti dei tempi di sospensione, che di dipendono dalle zone in cui hai soggiornato. Per questo ti inviato a visitare il sito il donatore che viaggia che è la fonte sempre aggiornata di riferimento per i medici trasfusionisti.
- Se hai viaggiato specificamente in zone malariche, si puo’ donare Sangue Intero trascorsi 12 mesi dal rientro. E’ invece ammessa la donazione di Plasma dopo 6 mesi dal rientro (vedi il sito il donatore che viaggia).
- Le persone che sono vissute in zona malarica nei primi 5 anni di vita o per 5 anni consecutivi possono donare sangue intero, emazie e piastrine solo una volta trascorsi più di 3 anni dal ritorno dall’ultima visita in zona endemica, a condizione che la persona resti asintomatica. È ammessa invece la donazione di plasma senza sospensione.
- Le persone che hanno contratto la malaria possono donare solo il plasma e solo una volta completamente guarite.
Sono sospesi dalla donazione coloro che convivono in modo prolugato e\o abituale (anche se vaccinati) con persone affette da epatite B e/o C . Sospensione e riammissione dopo 4 mesi dalla cessazione della convivenza.
I medici dei Centri Trasfusionali sono a disposizione per chiarire ogni tuo ulteriore dubbio legato alla Donazione.
Puoi entrare in contatto con i medici chiamando il numero 0444-753325 dal Lunedì al Sabato dalle 11.30 alle 13.00 (fino alle 11.30 è attiva una segreteria telefonica).
I MOTIVI PRINCIPALI DI SOSPENSIONE DEFINITIVA
Questi che riportiamo sotto sono le principali casistiche che comportano l’impossibilità alla donazione del Sangue.
Ti invitiamo comunque a contattare i medici del Centro Trasfusionale per chiarire qualsiasi dubbio.
Ad esclusione della malattia celiaca, purché il donatore segua una dieta priva di glutine.
Quali epatite virale B e C e ad eziologia ignota, sifilide, malaria, babesiosi, lebbra, leishmaniosi viscerale (Kala Azar), Tripanosoma Cruzi (M di Chagas), febbre Q cronica.
Positività per i test della sifilide (determinazione anti-Treponema P), AIDS (determinazione HIV Ag/Ab), epatite B (HBsAg), epatite C (anti-HCV).
E’ impossibilitato a diventare Donatore colui che ha soggiornato in Gran Bretagna per un periodo complessivo superiore a 6 mesi anche non consecutivi dal 1980 al 1996, per diffusione di Encefalopatia Spongiforme trasmissibile (TSE) nei bovini (pertanto volgarmente definita malattia della mucca pazza), che venivano alimentati con farine provenienti da carcasse di animali infetti. Questa malattia neurologica è causata da prioni (proteine anomale) ancora non identificabili nell’uomo con test specifici.
Uso non prescritto, anche pregresso, di sostanze stupefacenti, steroidi, ormoni a scopo di culturismo fisico (doping) per via intramuscolare, endovenosa o tramite altri strumenti in grado di trasmettere gravi malattie infettive.