Come ogni anno ci avviciniamo alla “Giornata mondiale del donatore di sangue ed emoderivati 2019”,che come da tradizione cadrà il 14 giugno prossimo. È una data molto importante, ovvio, ma non soltanto per il valore simbolico che incarna e per il fatto che la celebrazione serve a richiamare l’attenzione di tutti su un gesto che – come diciamo sempre – ci auguriamo possa presto divenire naturale e automatico come bere acqua o respirare, ma anche perché attraverso la concentrazione di sguardi verso un unico riflettore è possibile convogliare al pubblico mondiale alcuni concetti più complessi legati al dono.

La campagna di quest’anno, voluta fortemente dalla World Healt Organization, è incentrata sulla sicurezza, e si intitola “Sangue sicuro per tutti”, a riprova dell’enorme attenzione che le istituzioni ai massimi livelli riservano alla raccolta sangue volontaria e non retribuita, affinché sia i donatori che i riceventi possano contare, sempre e in ogni paese del mondo, su più alti standard di sicurezza nel momento in cui si dedicano a una pratica trasfusionale.

Gli obiettivi della campagna di quest’anno, come indica il sito della WHO peraltro caratterizzato da una splendida animazione, sono:

  1. Celebrare e ringraziare le persone che donano il sangue e incoraggiare coloro che non hanno ancora donato il sangue a iniziare a farlo;
  1. Sottolineare la necessità della donazione di sangue per tutto l’anno, per mantenere forniture adeguate, e facilitare l’accesso universale e tempestivo a trasfusioni di sangue sicure;
  1. Focalizzare l’attenzione sulla salute dei donatori e sulla qualità delle cure come fattori critici per costruire il loro impegno e spingerli a donare regolarmente;
  1. Dimostrare la necessità dell’accesso universale alle trasfusioni di sangue sicure e fornire sostegno sul piano dell’assistenza sanitaria efficace, verso il raggiungimento dell’obiettivo più ambizioso: la copertura sanitaria universale;
  1. Mobilitare il sostegno a livello nazionale, regionale e globale tra governi e partner di sviluppo per investire, rafforzare e sostenere i programmi nazionali sul sangue.

Come possiamo vedere si tratta di obiettivi ambiziosi, e del resto è logico e opportuno per la più alta istituzione mondiale sulla salute, che ha deciso di indicare come paese ospitante il Rwanda, in Africa, e di concentrare gli eventi principali del 14 giugno a Kigali, la capitale dello stato africano. Il claim scelto per la campagna è “By donating blood, you can save lives!”, reso in italiano con “Dona sangue, salva la vita.”

Ecco, per tutti coloro i quali volessero contribuire a diffondere i materiali del World Blood Donor Day 2019, la pagina su cui scaricare i materiali promozionali: https://www.who.int/campaigns/world-blood-donor-day/2019/campaign-materials-world-blood-donor-day-2019.

Facciamolo in massa.

Fonte: www.buonsangue.net