Il presidente provinciale Mariano Morbin: “servono strategie nuove per coinvolgere i giovani a diventare donatori e sarà fondamentale il lavoro in team con scuole ed istituzioni locali”



Vicenza, 7 aprile 2019. “Ogni assemblea è un momento emozionante ed importante allo stesso tempo. Fidas Vicenza è cresciuta molto negli anni, arrivando a rappresentare una delle realtà modello d’Italia. Un modello di altruismo e generosità, ma anche di organizzazione ed efficienza, perché dietro al dono del sangue c’è un lavoro importante. Oggi paghiamo lo scotto e da qualche anno assistiamo ad una progressiva diminuzione di adesioni e di raccolta. Nel 2018, con 30339 donazioni effettuate, infatti, abbiamo perso 594 donazioni rispetto al 2017. Numeri importanti, sui quali stiamo riflettendo concretamente, attuando sinergie strategiche con il mondo dell’istruzione, a tutti i livelli, e quello istituzionale, al fine di uscire da questa impasse”.


Con queste parole il presidente provinciale di Fidas Vicenza, Mariano Morbin, è intervenuto domenica 7 aprile alla Scuola Media di Montebello Vicentino, in occasione dell’assemblea provinciale dell’Associazione.


Il calo registrato nell’ultimo biennio trova delle spiegazioni che vanno anche al di la del semplice calo di adesioni e nella minor frequenza in cui i donatori si recano ai centri raccolta sangue. “La riduzione del personale medico nei centri raccolta del Dipartimento di Vicenza – spiega il presidente Morbin – ha portato criticità di gestione. I decreti restrittivi per la raccolta del sangue indubbiamente hanno portato delle conseguenze”.


Analisi delle donazioni effettuate nel 2018. La chiamata/prenotazione effettuata in sede provinciale per i Gruppi che si trovano in difficoltà nell’attuarla sta dando i primi frutti, in quanto sempre più gruppi che non riescono a chiamare e prenotare i propri donatori stanno utilizzando questo sistema.


Il rapporto umano che si crea con la chiamata associativa è un fattore più rilevante rispetto al mero costo della chiamata.


I primi mesi del 2019. L’andamento dei primi due mesi del nuovo anno, pur non essendo sufficiente a comprendere cosa accadrà tutto l’anno, riflette la flessione nelle donazioni. Al 28 febbraio 2019, infatti, sono state raccolte in totale 4758 unità si sangue ed emoderivati, con un calo di 262 unità rispetto allo stesso periodo del 2018, corrispondenti ad una flessione del 5,22 per cento.


Rapporti con il Dimt. Servono nuovi medici. La carenza di personale medico che in tutta Italia si sta verificando ha coinvolto significativamente anche il Dipartimento di medicina trasfusionale di Vicenza. Da un organico previsto di 21 medici, suddivisi negli 11 centri di raccolta, infatti, oggi il Vicentino può contare soltanto su 16 medici trasfusionisti.


“Auspichiamo che dal bando di concorso aperto – aggiunge il presidente Morbin – sia possibile recuperare qualche medico anche al Dimt di Vicenza: solo così potremo dare qualche risposta a quei centri che, avendo disponibilità di donatori, non riescono ad accontentarli. Preoccupa anche il pensionamento del direttore del Dipartimento, Alberta Alghisi, che auspichiamo venga sostituita nei termini, così che ad ottobre ci sia il responsabile a cui rivolgere le nostre istanze”.


Questioni sul tavolo. Fidas Vicenza si augura che alcune questioni sul tavolo del direttore generale dell’Ulss 8 Berica, trovino presto una soluzione, parimente ad altre sottoposte all’attenzione dell’Ulss 7 Pedemontana. In particolare: lo spostamento del centro raccolta sangue di Thiene, il condizionamento del centro raccolta di Marostica, una soluzione adeguata per il parcheggio del centro raccolta di Vicenza, il pulsante d’allarme per la sala ristoro del centro raccolta di Vicenza, la ricollocazione della sala per Fidas Bassano nel relativo ospedale.


La progettualità in atto. “Intendiamo portare avanti i progetti scuola intrapresi con il prof. Claudio Ronco del dipartimento di Nefrologia e con il prof. Francesco Rodeghiero della Fondazione Ematologia di Vicenza. Progetti importanti, che permettono a Fidas Vicenza di avere medici aggiuntivi negli incontri nelle scuole, nonché in serate organizzate dai gruppi.


Il progetto scuole. Prosegue con soddisfazione il progetto che coinvolge le scuole della provincia, di ogni ordine e grado e che, nel 2018 ha intercettato poco meno di cinque mila giovani studenti, che sono stati sensibilizzati, in modo diverso, sull’importanza del dono del sangue. La Commissione istituita ad hoc per lavorare con le scuole, però, ha portato avanti anche altri importanti progetti, tra i quali la serata con Giorgia Benusiglio ed il recente Tour nazionale “A Scuola di dono”.


Il Coordinamento Giovani provinciale. Il nuovo Coordinamento Giovani è operativo da meno di sei mesi e la nuova responsabile, Alisea Salmaso, sta lavorando con entusiasmo e passione con i giovani coinvolti, al fine di costituire una squadra che dia grande visibilità e nuovo impulso al loro operato.


Al fianco della Commissione Giovani sta lavorando duramente anche la Commissione Social, imprescindibile di questi tempi. I scuoi componenti, che nel corso dell’assemblea hanno fatto il punto della situazione, hanno posto l’accento sulla sempre maggior importanza dell’uso dei social, che permette di arrivare con un semplice clic all’attenzione di una quantità di utenti inimmaginabile.


Momenti importanti di vita associativa. I festeggiamenti per il traguardo dei 60 anni di costituzione di Fidas Vicenza sono iniziati con la bellissima serata del 24 gennaio scorso, al Palazzetto dello sport di Vicenza, con ospite Giorgia Benusiglio.


Quanto al 60° di fondazione dell’Associazione, invece, è stata istituita una Commissione ad hoc che da mesi sta duramente lavorando per dare il giusto rilievo alla manifestazione in programma il 18 e 19 maggio 2019. “L’evento sarà una festa per tutti i donatori di sangue – sottolinea il presidente Morbin – rappresenta infatti una sorta di traguardo di Fidas Vicenza e, con essa, di tutti i donatori, centinaia di migliaia, una città intera, che si sono susseguiti in questi decenni di lavoro e solidarietà.



Persone di buona volontà, non dimentichiamolo, che hanno prestato il loro tempo a titolo gratuito, amici e simpatizzanti che hanno contribuito a rendere grande la nostra Associazione. La sensibilizzazione e la propaganda al dono del sangue sono la nostra mission, per questo tutti sono coinvolti in questa grande tappa di Fidas Vicenza”.