Di Matteo Crestani.

La presidente Chiara Peron: “lavoriamo sulla sensibilità dei giovani nelle famiglie ed attraverso il mondo dell’istruzione”


Vicenza, 12 giugno 2021. Non è un giorno come un altro. Il prossimo lunedì 14 giugno verrà celebrata la Giornata mondiale del donatore di sangue. Un giorno importante per tutti i cittadini, prima ancora che per i donatori, che sono gli artefici di una missione di solidarietà che si compie ogni giorno, in silenzio, ma esprimendo uno slancio d’amore che, invece, dovrebbe riuscire a fare tanto rumore. E per ribadirlo Fidas Vicenza ha disseminato per la città numerose colonnine portagel, per richiamare l’attenzione dei cittadini e lasciare un segno chiaro dell’intenzione di raggiungere un obiettivo comune.


“Non cerchiamo clamore, né riconoscenza – spiega la presidente provinciale di Fidas Vicenza, Chiara Peron – in quanto l’atto della donazione di sangue è volontario e chi dona non cerca gratificazioni, ma lo fa perché ci crede. Comunicare il dono, continuare a battere con un’informazione precisa e convincente, però, è fondamentale per stimolare i cittadini a diventare donatori, per se stessi e per garantire al prossimo una speranza quando è in una situazione di difficoltà”.

La pandemia da Coronavirus ha lasciato segni profondi, non solo nei corpi, ma anche nelle anime. “Il Covid, ci ha permesso di comprendere che nessuno vive al di fuori della comunità in cui si trova – aggiunge la presidente Peron – abbiamo bisogno di condivisione, di reciproco aiuto e sostegno. È una battaglia sociale quella che stiamo combattendo. E per vincerla l’unica arma è la sensibilità e l’attenzione verso il prossimo. Occorre agire e pensare con amore, in modo altruista, perché se non si abbattono le barriere della paura e molti pregiudizi ancora vivi anche rispetto alle trasfusioni, non è possibile guardare all’orizzonte”.

I numeri di Fidas Vicenza sono importanti, ma non si può abbassare la guardia. Grazie ai suoi 20.331 donatori, Fidas Vicenza, ha assicurato al sistema sanitario ben 29.175 donazioni, confermandosi quale prima federata nel Veneto e terza a livello nazionale.

“I numeri sono importanti, ma dobbiamo valutare anche l’impegno di ciascun donatore nel fare opera di proselitismo. Donando il sangue di dona una parte di sé – sottolinea la presidente Peron – ma non si perde nulla, anzi si guadagna in salute e qualità della vita, senza contare il bene che si fa al prossimo, che dovrebbe essere, da sola, la prima motivazione a portarci a dire sì alla donazione. Siamo orgogliosi del lavoro che i nostri donatori fanno ogni giorno nel territorio, attraverso i Gruppi Fidas sparsi per la provincia, ma occorre stimolare ancor di più le famiglie ed il mondo dell’istruzione”.

Faro acceso su famiglie e mondo della scuola. “L’educazione non si può delegare. Il primo soggetto a lanciare un messaggio di sensibilizzazione al dono del sangue – prosegue la presidente Peron – può e deve essere la famiglia, dove ci sono gli affetti più importanti, dove si affrontano i problemi della vita. Anche alla scuola, cui compete l’aspetto educativo, però, chiediamo un supplemento di attenzione: nei programmi si dovrebbe pensare a percorsi mirati a sensibilizzare i giovani rispetto al mondo del volontariato, al valore del dono per garantire la vita. In gran parte un lavoro che viene svolto, grazie alla nostra presenza con volontari dedicati nelle scuole di diverso ordine e grado, ma che può essere implementato, per il bene di tutti”.

Social sì, ma anche sociali… “Dal nostro sito web, www.fidasvicenza.com, arrivano oltre cento promesse di donazione al mese. Un dato importante – conclude la presidente Peron, che ci fa comprendere la pervasività nella nostra vita di questi mezzi, compresi i Social, ma che al tempo stesso non può integralmente soddisfarci. Proprio per questo, a partire dai nostri Gruppi nel territorio stiamo spronando a svolgere un lavoro informativo e divulgativo preciso sulla donazione di sangue, per stimolare i vicentini a diventare dei nostri e dare una seconda opportunità a chi ha bisogno”.

Matteo Crestani

Giornalista