Vicenza, 13 agosto 2020
Il presidente Mariano Morbin: “siamo ripartiti con il piede giusto, nel segno della solidarietà.

Ora pensiamo alla programmazione ed al coinvolgimento di nuovi donatori”

Bilancio positivo per il primo semestre di donazioni per Fidas Vicenza, l’associazione maggiormente rappresentativa per la raccolta di sangue nella provincia di Vicenza.
“È stato un anno non certo facile. Un anno diverso, duro e complesso, che passerà alla storia per molti aspetti. Fidas Vicenza è stata in prima linea, come sempre, al servizio del mondo sanitario e di tutti coloro che avevano bisogno. Ci siamo messi a disposizione – spiega il presidente provinciale di Fidas Vicenza, Mariano Morbin – e, in particolare negli ultimi tempi lo abbiamo testimoniato con una rimodulazione delle chiamate.
Con una media di oltre 7000 donazioni negli ultimi cinque anni, Fidas Vicenza è tra le più importanti Associazioni di donatori di sangue in Veneto, in fatto di raccolta del plasma. Sono orgoglioso del lavoro che l’Associazione ha fatto e della buona volontà di tutti i donatori, che non si sono tirati indietro, nonostante le paure e la complessità del periodo”.
Al 30 giugno 2020 le donazioni risultano 14773, in crescita dell’1,78 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “Un dato positivo, che ci trasmette ottimismo – aggiunge il presidente Morbin – e ci sprona a continuare nel nostro lavoro, anche collaborando con il mondo della ricerca sanitaria. Essere donatori, infatti, non significa unicamente donare il proprio sangue a chi ha bisogno, ma contribuire anche al miglioramento del nostro sistema di cura. E quando si attraversa un ciclone come quello che ha investito la nostra regione occorre essere pronti, tempestivi ed uniti nel dare la giusta risposta in termini di generosità”.
I nuovi donatori sono in calo rispetto allo stesso periodo del 2019, ma il dato è la conseguenza dell’impossibilità di accedere, per le “nuove leve”, ai centri di raccolta, dove il lavoro, su indicazione del governatore Luca Zaia, è stato concentrato sulla raccolta del plasma iperimmune dei guariti da Covid e un inevitabile contingentamento delle entrate nei centri.
“Nonostante il blocco dei reclutamenti di nuovi donatori – sottolinea il presidente Morbin – le richieste di nuove adesioni non sono affatto mancate. Non appena avremo più posti disponibili per gli aspiranti donatori come pre-Covid, in particolare per il maggior centro raccolta sangue di Vicenza, quindi daremo il via ad una campagna di promozione del dono che non può mai abbassare la testa, in quanto chi soffre ha sempre bisogno della nostra disponibilità, senza se e senza ma”.
Le porte dei centri trasfusionali, dopo il periodo più difficile dell’emergenza sanitaria, sono riaperte ed accettano nuove candidature. Per aderire a questa opportunità è possibile contattare la segreteria provinciale di Fidas Vicenza o i gruppi Fidas nel territorio, consultabili dal sito www.fidasvicenza.com.
Matteo Crestani
Giornalista