13/02/2019 – Sono andate bene nel 2018 le donazioni di plasma,
componente del sangue fondamentale per la preparazione di farmaci
salvavita. La raccolta è aumentata rispetto all’anno precedente, e sono
stati centrati gli obiettivi del Programma Nazionale Plasma, che detta
il percorso per avvicinarsi maggiormente all’indipendenza strategica dal
mercato nordamericano entro il 2020. Per raggiungerla, avvertono però
il Centro Nazionale Sangue, il Civis, coordinamento delle associazioni dei donatori, e l’Associazione Italiana Immunodeficienze Primitive (AIP Onlus), per i cui pazienti i farmaci plasmaderivati sono salvavita, serve un piccolo sforzo di tutti gli attori del sistema.

I DATI
Nel 2018 sono stati conferiti alle aziende che lavorano il plasma
circa 840mila chilogrammi di plasma, 4mila in più rispetto all’anno
precedente. Quasi tutte le Regioni sono in linea con gli obiettivi
dettati dal Programma, con alcune come le Marche e la Sicilia che li
hanno superati. Ha raccolto meno dell’80% di quanto programmato, invece,
il Molise. Le Regioni in cui si dona più plasma sono le Marche, il
Friuli Venezia Giulia e la Val D’Aosta, che sfiorano o superano i 20
chilogrammi ogni mille abitanti. Più distanti dagli obiettivi, invece la
Campania, la Calabria e il Lazio, con le ultime due che però hanno
aumentato la raccolta in linea con le richieste.
L’OBIETTIVO DELL’AUTOSUFFICIENZA
“I risultati ottenuti dal sistema italiano, che a differenza di
quelli di paesi come Usa e Germania anche per il plasma si basa sulla
donazione totalmente volontaria e non remunerata, sono notevoli, e ci
permettono di garantire più del 70% del fabbisogno per tutti i
plasmaderivati necessari ai pazienti italiani – commenta Giancarlo Maria Liumbruno
-. Per arrivare agli obiettivi del Piano dovremmo aumentare la raccolta
di circa 20mila chilogrammi entro il 2020, uno sforzo che è alla
portata del sistema sangue italiano. Basti pensare che i nostri
risultati sono ottenuti con 2,1 donazioni di plasma in media l’anno per
ogni donatore che effettua questo tipo di donazioni, una cifra
largamente inferiore a quella di altri paesi. Per raggiungere i 20 mila
chilogrammi in più basterebbe che ogni in centro di raccolta si
facessero tre donazioni di plasma in più ogni settimana”.
IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI DI DONATORI
I buoni risultati in fatto di donazioni di plasma dipendono anche
dal ruolo attivo del volontariato del sangue. “Lavoriamo insieme al CNS –
spiega il coordinatore protempore del CIVIS, Gianpietro Briola
– e alle altre istituzioni sanitarie affinché i donatori percepiscano
che ogni tipologia di donazione, a seconda delle necessità di
programmazione e delle caratteristiche del donatore, è importante per i
nostri malati. Per conseguire questi obiettivi, tuttavia, è fondamentale
che il sistema trasfusionale sappia organizzarsi in modo efficace,
incentivando le aperture pomeridiane e sopperendo a quelle situazioni di
carenza di personale che esistono in alcune zone d’Italia”.
“Le associazioni – conclude Briola – sono anche la garanzia che in
Italia il sistema si mantenga etico e solidale. I farmaci plasmaderivati
sono una risorsa per il Paese e devono rimanere patrimonio pubblico. Il
recente articolo del New York Times sui cittadini americani poveri che
vendono il plasma ci fa riflettere su quanto l’Italia sia
all’avanguardia, con un sistema che tutela donatore e ricevente
impedendo che il corpo umano possa essere fonte di profitto”.
I PAZIENTI RINGRAZIANO
I pazienti per i quali i prodotti plasmaderivati sono salvavita
ringraziano per il gesto volontario e gratuito dei milioni di donatori.
“Sono stati ottenuti grandi risultati grazie a chi con un gesto libero e
gratuito ha dato la possibilità a molti dei nostri pazienti di avere
disponibili cure salvavita”, dichiara Alessandro Segato,
Presidente di AIP Onlus. “Non verrà mai meno il ruolo di AIP a sostegno
di CNS e CIVIS per compiere ulteriori passi per sostenere il ruolo
sociale e la rilevanza etica della donazione di plasma, come gesto di
solidarietà e di senso di appartenenza ad una comunità coesa e
responsabile. Tanto è stato fatto, ulteriori piccoli grandi passi verso
l’autonomia, che darebbe maggiori sicurezze e garanzie ai pazienti,
possono essere compiuti.”
Per maggiori informazioni sulla donazione del plasma www.italiaplasma.it.


Fonte Centro Nazionale Sangue