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COMUNICATO STAMPA

 

Donazioni di sangue: la vera sfida sono e resteranno sempre i giovani

La presidente Chiara Peron: “Lavoriamo quotidianamente per farci conoscere e per trasmettere un messaggio chiaro: il sangue è prezioso e servono sempre nuovi donatori”

 

Vicenza, 20 aprile 2024. Un quinto dei donatori di sangue della provincia di Vicenza ha meno di 30 anni. Un dato che fa riflettere sull’interesse dei giovani e la generosità che sono in grado di manifestare concretamente, tendendo il braccio, ma sul quale è innegabile si debba continuare a lavorare. Questo quanto emerso, in estrema sintesi, nel corso dell’Assemblea provinciale di Fidas Vicenza, svoltasi questa mattina nella Sala dei fondatori del Centro congressi di Confartigianato Vicenza.

“Il 2023 si è chiuso positivamente – spiega la presidente provinciale di Fidas Vicenza, Chiara Peron – in quanto abbiamo portato a casa 515 donazioni in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, che risentiva delle difficoltà derivanti dal post pandemia, ma siamo convinti che le difficoltà non siano state accantonate, non del tutto. Ci troviamo, infatti, a fare i conti con problemi, come la carenza dei medici, divenuta cronica ed a fronte della quale non possiamo in alcun modo agire. Inoltre, dobbiamo fare i conti con l’esigenza di un ricambio generazionale indispensabile, così come con la necessità che i donatori attivi facciano un ulteriore sforzo per donare di più e con costanza”.

I dati al 31 marzo 2024 fanno emergere una sostanziale stabilità, infatti, sono state raccolte 7429 sacche di sangue, dato analogo a quello dello stesso periodo del 2023.

Fidas Vicenza, un’Associazione viva ed attiva. I vari avvenimenti che si sono succeduti nel 2023 confermano l’attività e la straordinaria vitalità dell’Associazione. Da “Metti in moto il dono”, per propagandare il dono del sangue in sella alla moto, alla Giornata mondiale del Donatore di sangue, passando per la geniale iniziativa dell’Albo d’oro di Fidas Vicenza, che premia chi ha effettuato almeno 100 donazioni. Ed ancora, la celebrazione dei 40 anni di amicizia con Fidas Leccese e l’elezione di Miss per la Vita – Fidas Vicenza, Gaia Gonzato. E queste sono soltanto alcune delle più importanti attività svolte nel 2023.

I rapporti con il Dipartimento di Medicina trasfusionale. La situazione di precarietà a causa della mancanza di medici trasfusionisti è cronica. Nel corso dell’anno, a causa lavori al CRS di Bassano del Grappa, ci sarà il trasferimento a Marostica di tutte le attività trasfusionali. Questo comporterà non poche difficoltà per donatori, volontari e personale sanitario. Il grande lavoro svolto da Fidas Vicenza ha scongiurato la chiusura dei Centri di Noventa Vicentina e Lonigo un giorno a settimana, ma è necessario continuare con la chiamata associativa per riempire le agende.

Cambia il sistema di prenotazione per i donatori. Dal 7 maggio le prenotazioni verranno effettuate attraverso la webAPP ASSOWEB, con accesso mediante Spid o Cie. “Non possiamo nascondere una certa apprensione di fronte a questa novità. Eravamo appena entrati a regime con il precedente software – sottolinea la presidente Peron – che ci troviamo a fare i conti con una nuova modalità di prenotazione, che richiede abilità digitali che non è detto tutti i donatori possano avere. Da tempo abbiamo affrontato il problema e riteniamo di essere pronti a stare, come sempre, al fianco dei donatori, per rendere ogni operazione il più possibile semplice e rapida”.

La visibilità, una priorità irrinunciabile. Anche grazie all’attivismo dei Giovani, ma non solo, Fidas Vicenza è sempre presente nel territorio e partecipa agli eventi più importanti. Dalla Festa provinciale del donatore, al Monte Cengio, alla pubblicità all’Ulss Berica, che garantisce un’indubbia visibilità. E, in quest’ottica, non si poteva mancare alla 95a Adunata nazionale degli Alpini, che si terrà a Vicenza dal 10 al 12 maggio. Saranno una trentina i donatori Alpini che sfileranno con lo striscione Fidas/Ana e poco meno di un centinaio i volontari che si turneranno nelle tre giornate al gazebo fisso.

La formazione sempre in testa agli impegni associativi. “Più consapevoli, più responsabili”! Questo il motto di FidasViLAB, il laboratorio formativo dell’Associazione che ha permesso a 120 persone di partecipare agli incontri dedicati alla crescita personale ed associativa dei volontari e responsabili associativi. “Grazie all’esperienza di docenti esperti – spiega la presidente Peron – siamo usciti da questi incontri con una maggiore consapevolezza di noi stessi e delle nostre capacità ed energie. Ci siamo destreggiati tra il “coinvolgimento volontari e gestione delle risorse”, per poi metterci alla prova, superando le nostre timidezze, nel “Parlare in pubblico”. Per poi misurarci con la nostra capacità di “Saper gestire i conflitti e le critiche”, imparando anche a concentrarci meglio su “Ascolto, empatia e competenze relazionali”. Per quanto concerne le attitudini più pratiche, abbiamo saputo misurarci anche con il “Copywriting per Social Media”, valorizzando anche la “Comunicazione attraverso i video” e migliorando l’utilizzo della foto come strumento di comunicazione”.

La donazione passa per le scuole. Fidas Vicenza, grazie alla promozione del dono del sangue nelle scuole vicentine ha raccolto 125 promesse di donazione, intercettando ben 3193 studenti delle superiori.

Donare il sangue è Social. “Il lavoro dedicato ai Social è sempre più impegnativo e richiede un’attenzione costante – conclude la presidente Peron – ed attualmente viene degnamente garantita da un’apposita Commissione Social, costituita da esperti che si confrontano quotidianamente per la crescita dell’Associazione. Ed i numeri raggiunti confermano l’efficacia di questo lavoro e la necessità di proseguire con tenacia. La pagina Facebook di Fidas Vicenza, infatti, è stata visitata da oltre 307 mila utenti, 166 mila sono gli utenti Instagram raggiunti, mentre il sito (www.fidasvicenza.com) è stato visitato da 37 mila utenti. Le promesse di donazione ricevute grazie al sito sono ben 1510, un dato di fronte al quale non possiamo certo restare indifferenti”.

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